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Casa: il rendimento premia l’investimento

Il mercato immobiliare è un valido asset per diversificare il portafoglio, anche perché in media rende il 5 per cento l’anno. A Genova e Verona le migliori performance nel secondo semestre del 2020. Gli investitori puntano sui servizi e sulla potenziale rivalutazione del capitale. 

26/07/2021
Cartello di vendita immobiliare con scritta for sale
L'investimento nel mercato immobiliare per diversificare il portafoglio

Il mattone vale sempre un investimento, soprattutto oggi che i rendimenti offerti dai mercati finanziari sono poco sopra lo zero (se si parla dei titoli di Stato) e senza contare i rischi e l’esposizione alla volatilità che presentano dopo la lunga corsa che hanno fatto dall’inizio della compagna di vaccinazione (dallo scorso novembre).

In media, nel nostro Paese, il rendimento medio annuo di un investimento immobiliare nelle grandi città è del 5%. Chi è interessato a questo mercato guarda le potenzialità ancora inespresse della zona e in particolare ai servizi che questa offre e ai margini di una rivalutazione del capitale messo in campo.

Il momento sempre quello più propizio: il mercato immobiliare sta infatti lanciando importanti segnali di ripresa, come dimostrano il bilancio con cui si è chiuso il 2020 e i dati relativi ai primi tre mesi del 2021. Durante lo scorso anno, secondo l’Ufficio Studi del Gruppo Tecnocasa, a causa delle preoccupazioni legate all’avanzare della pandemia (e ai suoi possibili effetti sul mercato degli affitti) è stata registrata una flessione degli acquisti per investimento: la percentuale è passata infatti al 16,5% dal 17,9% del 2019, mentre è aumentata la percentuale riferita a chi ha acquistato come finalità la casa vacanza.

Il mattone, interessante modo per diversificare il portafoglio

Nonostante questa battuta di arresto, quasi fisiologica vista la concomitanza della crisi poi esplosa, con il nuovo anno è stato rilevato un rinnovato desiderio di acquisto per investimento, complice il miglioramento della fiducia e la liquidità accumulata durante il lockdown. Ulteriore contributo è arrivato anche dal panorama dei tassi che, sul medio-lungo periodo, resta tranquillo, come assicurano le principali Banche centrali. Gli investitori considerano quasi sempre il mattone un’interessante modalità per diversificare il portafoglio, essendo uno strumento che presenta un basso rischio e da valutare in una strategia di lungo termine.

Cosa ha frenato gli investimenti immobiliari durante l’emergenza Covid? In particolare, è stato il calo dei turisti che ha condizionato chi acquistava con l’intento di fare attività ricettiva, soprattutto nelle grandi città. Comunque sia, questo non ha trattenuto chi ha voluto comprare casa scommettendo sulla sua rivalutazione futura e per ottenere un rendimento da locazione che – secondo le stime di Tecnocasa – è risultato interessante nonostante la riduzione dei canoni registrata nel 2020 (pari a -2,2% per bilocali e trilocali) rispetto a quanto, nel frattempo, abbiano ‘pagato’ strumenti conservativi come le obbligazioni.

Scendiamo nei dettagli dei rendimenti riconosciuti nel secondo semestre del 2020 dagli investimenti immobiliari. I dati più recenti elaborati dall’Ufficio Studi del Gruppo Tecnocasa mostrano che il rendimento annuo lordo di un bilocale di 65 metri quadrati nelle grandi città italiane si è attestato intorno al 5% annuo lordo. Il mercato ha premiato soprattutto chi ha acquistato nelle grandi metropoli e, in particolare, a Genova (+6,2%) e Verona (+6,1%), seguite molto da vicino da Palermo (+6%) e Bari (+5,4%). Molto bene anche le piazze di Napoli e Torino (+4,7% entrambe), Roma (+4,6%), Bologna (+4,5%), Milano (+4,2%) e Firenze (+4%).

+103,7% il rendimento a Milano dal 1998

Nel 2020 la tipologia immobiliare più acquistata avente come finalità l’investimento è stata il bilocale, con il 34,4% delle preferenze, a seguire i trilocali con il 26,4% (rapporti stabili rispetto al recente passato). L’analisi storica rivela come l’investimento immobiliare abbia premiato significativamente chi ha creduto in questo mercato. Dal 1998 al 2020, secondo i dati forniti da Tecnocasa (limitando l’esame alle grandi città del Paese) risulta infatti una rivalutazione del 37,1% di media. Quella che si è rivalutata maggiormente è stata Milano, con 103,7%, seguita da Firenze con il 66,0% e Napoli con 64,3%.

Le agevolazioni del Governo per i giovani

Questa tendenza è probabilmente destinata ad avere un seguito, tenuto conto dei fondi in arrivo da Bruxelles (che dovrebbero favorire i costruttori e le ristrutturazioni) e, soprattutto, delle agevolazioni adottate dal Governo a favore dei giovani che vogliono acquistare la loro prima casa con un finanziamento.

Il Decreto sostegni Bis, tra l’altro, introduce il nuovo Fondo di garanzia mutui prima casa e concede una serie di agevolazioni fiscali per gli under 36 che intendono acquistare una casa.

A cura di: Fernando Mancini

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